lunedì 16 luglio 2012

La Roma caotica di un luglio di crisi

Ieri nel pomeriggio abbiamo inforcato le bici per una passeggiata in centro con ipotesi di cena all'aperto. Ma subito il traffico su via Appia e via Tuscolana, difficile anche solo attraversare con la bici a mano sulle strisce pedonali. Poi poca gente nel tratto fra via Latina e Circo Massimo, di nuovo caos a via di San Gregorio con teorie di pullman dal motore acceso e bancarelle sempre più ingombranti sul marciapiedi.
L'oasi di via dei Fori Imperiali in chiusura domenicale, quindi il marasma di Piazza Venezia e via del Corso dove i marciapiedi sono troppo stretti e le persone tracimano in strada.
Quindi Piazza San Silvestro, nonsense pedonale perchè si trova in mezzo a due vie molto trafficate, quindi rumore e smog quando forse si sarebbe potuto evitare, comunque sia rimane il problema parcheggio per le bici, dove le lasciamo ? Non certo alle ridicole rastrelliere sulla piazza o su via del Gambero, che non consentono di lasciare la bici parcheggiata in modo sicuro. Quindi le lasciamo legate al palo per una mezzora con abbondante catenume, ma anche consapevoli che avrebbero comunque potuto portarcele via. L'unica nota positiva il nasone che rinfresca la nostra voglia di fruire della città nonostante tutto.
Ci solo i saldi, e troppa gente in giro anche nelle stradine alle spalle del Corso quindi ripartiamo e decidiamo di arrivare al Tevere, scendiamo sulla banchina ed imbocchiamo la pista ciclabile verso Nord fino a Ponte Risorgimento, poi torniamo indietro e cominciamo ad incontrare il bancarellume, prima discreto e non invasivo poi però verso l'isola tiberina nei tratti dove si stringe la banchina occorre condividere la pista con i clienti di pub e bancarelle, il bello è che quest'anno ci sono i gazebo anche sulla rive gauche quindi perchè disturbare la pista ? Niente da fare pub di tutti i tipi e quest'anno pure bancarelle ed addirittura un mini lunapark !!! Machevvediceercervello ? Insomma un bel tratto che ci costringe a scendere dalla bici e proseguire a piedi.

Si è fatto tardi, mangiamo un boccone nel punto meno caotico, e poi ripartiamo verso casa, via pista ciclabile arriviamo fino a Porta Metronia (pur con pedoni che ci passeggiano sopra senza alcun riguardo per i ciclisti), ma a Caracalla è un vero delirio, con automobili parcheggiate anche nei punti di accesso alla pista all'altezza della FAO.  Auto in divieto di sosta ovunque, motorini sull'erba del parchetto a ridosso delle Terme e ci sembra un po' ridicola presenza dei Vigili Urbani che chiacchierano con i turisti, e non si capisce quale sia il loro ruolo visto che non c'è una auto in sosta regolare (anche perchè li c'è divieto ovunque). La feste del PD da fuori appare anacronistica, e pare che anche dentro le cose non vadano meglio.
Arrivati a Porta Metronia godiamo di un momento di pace incredibile, il parco delle mura pur se recentemente imbrattato offre una location quasi estranea a ciò che abbiamo visto in centro, le mura illuminate dal basso mi ricordano certe piccole città del Nord Europa (Irlanda, Galles) e fa pensare che li ci sarebbe stata gente, non la folla ovviamente, a passeggio, anche dove non ci sono negozi e pub, qui invece è deserta, se ci fosse maggiore ciclabilità probabilmente sarebbe una meta ambita anche solo il giro delle Mura, utilizzabile anche per la mobilità quotidiana.
Via Gallia che di solito è trafficatissima ora è deserta, fantastico, e si ricomincia a vedere traffico solo su via Etruria e poi di nuovo sull'Appia dove le auto corrono velocissime e nonostante ci siano posti per parcheggiare, tutti sono fermi in doppia fila davanti al gelataio dell'Alberone.
Quindi torniamo sulla pista ciclabile a Furio Camillo è occupata dalle auto come al solito, quindi svariamo sul resto del marciapiedi deserto, ma ormai non conviene più passarci comunque.
Insomma una Roma di luglio in crisi che è più caotica di una domenica di settembre di media difficoltà, troppa gente in automobile, nessun supporto alla ciclabilità anzi il disagio sui pochi tratti già esistenti.

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