giovedì 12 luglio 2012

Bici Pieghevoli in Metro, il pressappochismo di questa amministrazione

Nel Marzo del 2011 è stato approvata la sperimentazione di due mesi per l'ingresso delle bicipieghevoli in metro gratis, tutti i giorni e per tutta la durata del servizio, al termine della sperimentazione che ha dato risultati posiviti l'accesso è diventato regola, ma l'informazione non è mai apparsa nei regolamenti affissi in metro. Tra l'altro il regolamento non è disponibile in altro modo né sul web né in forma cartacea neanche agli abbonati Metrebus, cui invece viene consegnato un insulso libretto di facilitazioni tipo CRAL e neanche una mappa dei mezzi pubblici (che si può avere pagando 3 euro senza sconto per gli abbonati).

Tornando a bomba ieri sera mi è caduto l'occhio sulla data di aggiornamento del regolamento ed ho letto 2012, sono un ingenuo o se volete uno che crede ancora nella buona fede altrui e mi sono detto finalmente tutti sapranno che le pieghevoli possono entrare sempre. Invece no...
regolamento affisso in metro A a Furio Camillo
Mi è preso un colpo, ma sul sito dell'Agenzia della Mobilità è ancora presente la parte di regolamento che riguarda le pieghevoli.



regolamento bici in metro su sito Agenzia della Mobilità
Aggiornamento del 15 gennaio 2013:
il regolamento in metro è rimasto non aggiornato, ma nelle condizioni generali di trasporto sul sito dell'ATAC è chiaramente indicato che le bici pieghevoli posso entrare in qualunque stazione ed in qualunque orario e viaggiano gratis.


4 commenti:

  1. Ho anch'io una fedele Brompton da 5 anni che uso continuamente sui mezzi pubblici di Roma. Non prendo la metro, e mi chiedo se la mia convinzione di avere il diritto di trasportarla gratis sui bus sia esatta. In effetti fra annunci, intenzioni, periodi di prova e totale assenza di informazioni, anch'io mi perdo e ogni tanto mi chiedo se sono in regola...

    Già che ci sono una preghiera per gli altri compagni pieghevolisti: non facciamoci odiare dagli altri utenti dei mezzi, stiamo attenti a come sistemiamo le bici, facciamo attenzione che nessuno si faccia male prevedendo le frenate e le accelerate e i possibili movimenti della bici e dei passeggeri. Ed esempio sul tram posiziono sempre la bici in modo che la parte che sporge verso gli altri sia la posteriore, col sellino e ruota "morbidi", e non l'anteriore che invece potrebbe far male.

    E ora un piccolo sfogo. Alcuni viaggiatori sono davvero idioti e maleducati. Esempio classico: tram 8 Argentina. Arriva il tram, tanta gente che si accalca per conquistare un posto a sedere. Io sono con la bici in prima fila davanti alla porta che si sta per aprire. La porta si apre, lo vedete che sto con 13 chili di ferro in mano, che devo entrare, che procedo estremamente cauto per non far male a nessuno... Niente, mi tagliano la strada impedendomi di entrare, sbattono e magari si fanno pure male e li vedi che bofonchiano proteste contro di me... idioti. io raggiungo la porta opposta, sistemo la bici e la blocco con i piedi. Nonostante nei mezzi entrino valigie enormi, passeggini aperti e pieni (dovrebbero essere chiusi), e a volte (raro) bici normali, c'è chi, fortunatamente pochi, mi guarda male per il cubetto arrotolato che ho appresso.

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  2. La bici pieghevole sui bus e tram è un rebus anche peggiore, perchè sulla metro vi è certezza, come vedi dall'immagine presa dal sito dell'agenzia per la mobilità.
    Sullo stesso sito si fa menzione delle pieghevoli solo sulle metropolitane A, B e Roma Lido, nel marzo 2011 nell'incontro con l'Assessore Aurigemma fù detto che sarebbe stato permesso di salire anche su bus e tram, ed in effetti poi uscì una circolare autografata dallo stesso Assessore all'ATAC (http://ciclomobilisti.forumfree.it/?t=54386699) ma non se ne è saputo più nulla.
    Comunque sia, la Brompton in particolare, come dimensioni da chiusa rientra (credo) fra i bagagli consentiti, ma dovresti metterla nella sua busta nera.

    Resta il fatto che il regolamento ufficiale dei mezzi pubblici dovrebbe essere scaricabile in formato PDF e stampabile.

    ciao
    Marco

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  3. Devo ammettere che a volte approfitto dell'approssimazione di questa città. Spesso la biasimo, quando vedo vigili che di fronte all'inferno della trasgressione di qualunque regola civile e del codice sotto i loro occhi non fanno assolutamente nulla, o quando vedo gente viaggiare gratis sui mezzi, o irregolarità continue nella segnaletica. Ne approfitto quando so che anche il controllore Atac spesso è approssimativo nel controllo. Molto approssimativo: spesso gli basta dare un'occhiata alla tessera per farti passare, quando potrebbe non essere mia (controllare foto), non essere valida (controllare validità), non essere nemmeno autentica. Giro con lo scontrino della tessera perché ricordo essere una regola degli albori, e sinceramente non so se ancora vige. Ma nessun controllore mi chiede mai lo scontrino del pagamento. Orbene, viaggio sui bus con la Brompton, e ormai non la copro più. Approfitto del fatto che se salgono i controllori controlleranno i biglietti alla romana. E così è. La bici neanche la guardano, guardano a malapena la tessera. E' successo di nuovo ieri, sul 910 nei pressi di Termini. Alla bici non hanno neanche fatto caso, merito anche del fatto che io la trasporto con cognizione di causa, riducendo al massimo l'ingombro e il pericolo che possa disturbare gli altri. Sono talmente distratti che un tipo senza biglietto è riuscito a evitarli ed è sceso senza colpo ferire.

    Quindi ammetto che a volte, colpevolmente, approfitto della superficialità e della sciatteria di questa città. Un pochino, mica tanto. Anche perché essere impeccabili a Roma conviene?

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  4. "essere impeccabili a Roma conviene?"

    beh che dire... io cerco di stare nel giusto sempre, poi è ovvio che si può sbagliare, l'importante è non farlo scientemente... altrimenti poi è inutile prendersela con gli altri.

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