Ieri (domenica) con mia moglie ho preso la metro A portando con noi le bici, a Furio Camillo prendiamo l'ascensore a livello strada e scendiamo, passiamo il tornello e l'addetta di stazione ci ferma.
Dice che non possiamo prendere l'ulteriore ascensore che scende in banchina con la bici.
Purtroppo il regolamento affisso nelle stazioni non è aggiornato, ma io lo conosco bene perchè ho partecipato agli incontri in cui è stato definito l'accesso per le biciclette, quindi spiego gentilmente alla signora che il regolamento consente, anzi obbliga, all'uso dell'ascensore, soprattutto se non ci sono le scale normali.
Insiste. Le dico che se vuole può chiamare l'Assessore Aurigemma, allora corregge il tiro e dice che la mattina c'era rimasta dentro una ragazza con la bici per 20 minuti prima di liberala. e se non volevamo rischiare era meglio prendere le scale mobili (!).
Io sono tentato, ma mia moglie è indecisa, pensa di non farcela a tenere la bici ed ha paura che gli scivoli via, allora rischiamo mettiamo le bici nell'ascensore e scendiamo. nessun problema almeno li.
Arrivati in banchina non sappiamo da quale lato dobbiamo recarci perchè all'uscita dell'ascensore mancano le indicazioni delle direzioni, quindi perdiamo una metro e dobbiamo aspettare 5 minuti, quindi saliamo sul vagone di testa come da regolamento.
Scendiamo al capolinea Anagnina (dove non c'è ascensore ed occorre salire e scendere con le bici a mano sulle scale), l'ascensore per arrivare al piano stradale invece per fortuna c'è.
Quindi prendiamo la ciclabile che ci porta quasi fino al ponte sul G.R.A., che percorriamo sul marciapiedi ovviamente rispettando gli scarsi pedoni, ed arriviamo alla Romanina, dove ci sono due grossi supermercati di ferramenta, andiamo a vedere dei materiali che ci servono per casa, poi torneremo solo a colpo sicuro con l'auto magari in un giorno meno trafficato. Ritorno sulla ciclabile e prendiamo di nuovo la linea A ad Anagnina.
Quindi prendiamo la ciclabile che ci porta quasi fino al ponte sul G.R.A., che percorriamo sul marciapiedi ovviamente rispettando gli scarsi pedoni, ed arriviamo alla Romanina, dove ci sono due grossi supermercati di ferramenta, andiamo a vedere dei materiali che ci servono per casa, poi torneremo solo a colpo sicuro con l'auto magari in un giorno meno trafficato. Ritorno sulla ciclabile e prendiamo di nuovo la linea A ad Anagnina.
Scendiamo a Furio Camillo e risaliamo tramite gli ascensori che funzionano benissimo !
In tutto abbiamo impiegato un paio d'ore e mia moglie dice "sembra quasi un paese civile...", è vero lo sembra ma non lo è perchè oltre all'inadempienza aziendale che non aggiorna il regolamento in stazione, non consentendo a chi non ha internet di conoscere il proprio diritto a trasportare le bici, ma oltretutto non forma e non controlla la competenza del personale addetto, che almeno possa canticchiare: "io vado al regolamento".
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