lunedì 13 febbraio 2012

Free press

In principio era il cestino dei rifiuti.
Li dentro venivano gettati indistintamente chewingum e giornali usati.
Poi venne l'ecologia e furono allestiti appositi cestini per rilasciare i giornali usati.
Ne approfittavano volentieri i lettori di altre fascie orario;
Poi venne il pericolo terrorismo, sparirono i cestini.
E fu un fiorire di giornali buttati in terra, che poi svolazzavano dai vagoni e finivano sui binari,
qualche fanatico del bookcrossing lo lasciava sul sedile, lasciando sperare che fosse un gesto
solidale e non di pudore rispetto al gettarlo in terra.
Ora siamo all'esibizionismo arrogante: "vojo proprio vede chimme ce dice cuarcheccosa..."
 
Metro B - venerdì 10 febbraio 2012

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