martedì 27 novembre 2012

Modi diversi di andare in farmacia

Oggi sono uscito per comprare dei farmaci, la farmacia vicino casa non li aveva perciò ho deciso di prendere la bici e cercare in quelle più lontane. Al ritorno esco dalla ciclabile di via Nocera Umbra e vedo una signora che lascia l'auto all'incrocio, in curva, sulle strisce, di sbieco... mette l'antifurto ed attraversa.
Io esco dalla ciclabile spingendo la bici perchè non c'è un vero e proprio ingresso/uscita dalla pista (chi l'ha disegnata/realizzata non ci ha pensato) e sinceramente non ce la faccio a stare zitto.
Richiamo la sua attenzione con un "non penserà davvero di lasciarla qui vero ?" le mi guarda con sufficienza e fa: "cinque minuti devo andare in farmacia". Esaperato da questo atteggiamento le dico se un anziano o un disabile dovesse attendere i suoi cinque minuti per attraversare. Al che torna indietro sbuffando, neanche il tempo di pensare incredulo "l'ho convinta", che mi fa notare che lei ha parcheggiato sullo scivolo ma in realtà il resto del marciapiedi "non è poi così alto". A questo punto le urlo che è un'incivile e le mi chiede perchè urlo visto che lei ha necessità di andare in farmacia. Non ho la prontezza necessaria per dirle che anche io sto andando in farmacia e non per questo metto in difficoltà gli altri. ma so già che è inutile, non ci arriva, non le importa. Dopotutto non importa nemmeno a coloro che si sono fermati a seguire l'alterco, dopotutto io sono solo uno di quei fissati che gira in bicicletta.

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