martedì 10 maggio 2011

Tre metri sotto la terra (terrore a vigna murata)

Non metterò le foto delle lapidi del terzo millennio, fatte di striscioni con frasi tratte da film adolescenziali, che sembrano rendere meno amaro il distacco da un affetto, che è mancato a causa di un mondo che va di corsa e non aspetta nessuno. Chi è d'intralcio pedone, ciclista, scooterista, automobilista viene travolto e sempre più spesso ucciso.

Via di Vigna Murata che una strada di collegamento tra due consolari, Ardeatina e Laurentina è diventata negli anni sempre più frequentata e sempre meno controllata, la velocità cresce e cresce il numero dei morti: 3 in meno di un anno. Di cui 2 adolescenti ed un uomo sulla 40ina. Una con la minicar, uno con lo scooter, l'ultimo non l'ho ancora capito, si trova in un tratto in curva e non mi sono fermato a leggere.
Ma da anni quella strada è un macello, gente dilaniata dalle lamiere...

Ci passo tutte le mattine nonostante le auto che sfrecciano ed i tombini che costringono a stare discosto dal margine destro, ma non ho paura, non più di quella che avrei se attraversassi a piedi o fossi in scooter come ho fatto per anni. Credo che neanche l'auto sia sicura, nemmeno quei carri armati finto tranquillizzanti che tanto vanno di moda. Per assurdo la bici è meno pericolosa, perchè chi è dietro capisce che più di tanto non puoi andare e quindi si adegua o si predispone al sorpasso.

Per quella strada c'e' un progetto (inserito nel piano quadro della ciclabilità che giace, ad oltre un anno dalla presentazione, nel cassetto di qualche burocrate) per la realizzazione di una pista ciclabile che dovrebbe congiungere addirittura la via Tuscolana con la Laurentina, ma dove sembra che costruiranno un'autostrada urban.


Quella pista favorirebbe la scelta della bici per i cittadini delle zone a ridosso della Fonte Meravigliosa, che si troverebbero a non dover aspettare un autobus per raggiungere la metro B, e darebbe sollievo a coloro (e non sono pochi) che già oggi percorrono il tratto fra Tuscolana/Appia e Laurentina in bici sulla strada. 

Nel frattempo si potrebbero mettere autovelox o comunque segnalatori di velocità e tornare a campione e fare dei posti di blocco.

Insomma finchè qualcuno non si deciderà ad agire a livello del suolo, non solo non saremo tre metri sopra il cielo ma alcuni addirittura finiranno sottoterra...

3 commenti:

  1. "il limite da superare è il cielo" non è una frase da film adolescenziale ma una frase scrisse Giulia alle ore 14 circa sulla sua bacheca di facebook...verso le 19 ebbe l'incidente e dopo un paio di settimane di coma ci lasciò tutti nella disperazione......

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  2. " il limite da superare è il cielo " non è una frase da film adolescenziale ma è una frase che Giulia scrisse sulla sua bacheca alle ore 14 di quel maledetto 2 aprile....alle 19 ebbe l'incidente su via di vigna murata e dopo 15 giorni di coma ci lasciò nella disperazione...in un anno quella strada mi ha portato via due ragazzi, Giulia e Lorenzo...maledetta strada !

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  3. Mi spiace Stefano hai fatto bene a raccontarlo ovviamente il discorso non cambia, e spero comprenderai che il mio post è infarcito di dolore.
    Non è la strada ad essere maledetta ma il nostro modo di vivere che spinge tanta gente a non dare peso alla vita umana.

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