martedì 30 novembre 2010

evoluzionismo commerciale

caso emblematico di eccesso di pubblicità
Anni fa, non molti, quando un piccolo esercizio commerciale non aveva altri strumenti per farsi conoscere che il passaparola, la propria insegna ed eventualmente le Pagine Gialle, riusciva lo stesso a sopravvivere degnamente.

Oggi ci sono i free-press, c'e' internet dove si può aprire una ulteriore vetrina mettendo in mostra molto di più di quello che c'e' in quella reale del negozio, addirittura ci si può fare conoscere nel proprio ramo specifico seguendo e partecipando ai forum tematici. Qualcuno tra i più attivi utilizza anche eBay.
Inoltre rispetto ad un tempo, quando anche il cliente conoscesse l'indirizzo cercava di arrivarci con le mappe del Tuttocittà in modalità battaglia navale: C6... D10, oggi le persone che cercano il negozio posso fare affidamento su una mappa pubblicata dal negoziante sul proprio sito oppure sul navigatore gps.

Insomma sembra il paradiso del commercio, invece accade che mai come oggi i negozianti sentano la necessità di piazzare o far piazzare indicazioni e cartelloni con indicazioni del negozio, a volte in modo ossessivo come fanno alcuni sexy shop, in prossimità dello stesso ?
Ma non considerano che quando ci sono troppi cartelli pubblicitari è come se non ce ne fosse nessuno, si avverte solo il fastidio della confusione, come quando ci sono troppi rumori differenti alla fine non se ne riconosce nessuno.

Non mi piace il termine degrado perchè sembra che la cosa avvenga per mancata manutenzione, o eventualmente per mancato controllo, in questo caso preferisco parlare di insensibilità e scarsa lungimiranza.

Il negozio di cui sopra avrebbe tutto da guadagnare togliendo il palo (segno di insensibilità) e magari ripulendo i muri al lato del suo negozio dalle scritte (segno di scarsa lungimiranza), invece referisce far aggiungere l'ulteriore ipocrita ammennicolo natalizio, che alla fine crea un ensamble veramente desolante.

Non è certamente facile fare il commerciante al giorno d'oggi ma viene da chiedersi se, spesso, non siano  essi stessi  la causa dei propri mali.

Suggerirei a chi volesse veramente farsi pubblicità raccogliendo consenso di installare una rastrelliera per le bici, sponsorizzandola, quella sarebbe un'operazione che almeno coloro che utilizzano la bici come mezzo di trasporto gliene saranno grati.

lunedì 29 novembre 2010

Pronto Polizia ?

Cartello del Commissariato coperto di adesivi e scarabocchi
Il cartello oltre ad essere stato vandalizzato, è stato girato in modo tale da non indicare la corretta direzione per arrivare a via Casalmonferrato dove si trova il Commissariato (quasi a Piazza Asti), alla faccia della sicurezza.

Chi dovrebbe occuparsi di rimetterlo a posto ?

Bombardamenti

via Merulana angolo viale Manzoni
Gli effetti del bombardamento.
No, non guardate in alto, non mi riferisco ai danni provocati dagli alleati, ma da i concittadini.

Auto sul marciapiedi, scritte sui muri, manifesti abusivi, nessun intervento di recupero della facciata, balcone pericolante...

Roma Nordica

Villino Marignoli - Corso d'Italia
Qui sotto un brano tratto dal sito dell'albergo che ora è ospitato nel villino.
"Il villino Marignoli è forse l'opera più riuscita di Giulio Magni, uno degli architetti italiani più interessanti dell’inizio del ‘900.
Pronipote del Valadier, Magni fu artefice di alcune delle grandi opere edilizie dei primi decenni del nuovo secolo: il Ministero della Marina (1911), concorso per la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Villa Giulia (1911), le case popolari a Testaccio (1903 – 1914), il Palazzo della Pace all’Aja, alcuni villini di notevole interesse architettonico quali il villino Almajà e la Villa Pacelli in Via Aurelia.
"

Bell'esempio di recupero e mantenimento, peccato, al solito, per l'opera nefasta dei writers.

giovedì 25 novembre 2010

Quando stiamo andando

via Appia angolo via dell'Almone
"in questo momento c'è una grande crisi, c'è grossa grisi, 
c'è molta violenza, c'è molto egoismo... 
qua la gente non sa più... 
quando stiamo andando su questa tera
qua la gente non sa più... 
quando stiamo facento su questa tera!"
(Quelo)

I soliti privilegiati

Zona Quadraro
Insomma basta con questi privilegi ai ciclisti, questi ormai sono insolenti, parcheggiano dappertutto, e la disparità di trattamento con coloro che debbono parcheggiare l'auto in strada esposti a furti e danneggiamenti.
Ovviamente si scherza...

lunedì 22 novembre 2010

Anche i ciclisti sbagliano

Ciclabile Tevere a Ponte Marconi
Sono contrario all'appiccicare adesivi e volantini, anche se a fin di bene, perchè la città è diventata un immenso letamaio, in questo caso gli appestatori sono dei ciclisti o comunque persone che qualcuno ha munito di questi adesivi.
Ne avessero attaccato uno, magari da una parte in basso sul cartello della mappa, avrei anche capito.

Ma non solo hanno esagerato appiccicandone più d'uno, ma li hanno appiccicati anche sul contenitore arancione, che ho scoperto essere un raccoglitore per le siringhe usate, non so se ancora funzionante, ma certamente oscurato dal cartello della ciclabile e dagli adesivi.

Insomma cari colleghi di biciroma, da cane sciolto vi faccio tanto di cappello per il vostro impegno, ma cercate di non sporcare...

La madre dei cretini (atto II)

Piazza Iside
Settimana scorsa avevo parlato di Piazza Iside e ieri, passando per caso su via Labicana, ho fatto una deviazione per vederla da sotto. Sullo sfondo della foto si vede la scalinata da cui avevo fatto la foto. 
Vista così sembra a posto, a parte la lampada del lampione che è un po' piegata, ma ingrandendo la foto si intravedono magagne, scritte su lampioni e sul marmo delle panchine, scritte sui muri e pavimentazione irregolare.
La catena che protegge la piazza dai transiti non autorizzati è miseramente in terra.
segue...

Ambiente e cooperazione tra i popoli

via Capitan Bavastro
L'ambiente è quello che è, 
la cooperazione tra i popoli è visibile dall'altro lato della Colombo 
dove si sono spostati alcuni dei senzatetto che prima bivaccavano in quest'area.
(regione lazio)

Aria di mare

Papà e figlia in bici
Ieri mattina, saranno state le temperature non troppo basse ed i divieti di balneazione, ma quando ho visto questi due in bici ho proprio pensato al mare.

Come se piovesse

via Cristoforo Colombo (altezza Regione Lazio)
Dai telegiornali (tutti) si vedono immagini di allagamenti e di auto sommerse o che alzano ondate d'acqua, il sensazionalismo attenua la sensibilità delle persone, ed infatti nessuno protesta per gli attraversameni pedonali, in tutta Roma, che diventano laghi che per asciugarsi impiegano almeno un paio di giorni.

Certo un pedone ed un ciclista possono deviare e salire sul marciapiedi comunque, ma un disabile, o spesso anche solo una persona anziana non ce la fà.


Se so' fregati er cuppolone ?

via del Commercio
Il gasometro sembra la struttura atta a reggere l'ipotetica cupola della chiesa, ammesso e non concesso che quella sia una chiesa.

Contraddizioni

Cartello sul lungotevere di Pietra Papa
In questo cartello tutta la visione della mobilità ciclabile del Comune di Roma.

Bagnino !!!

Ponte dell'Industria
Poco prima del Ponte dell'Industria provenendo da Piazzale della Radio c'è questo cartello che invita a fermarsi e verificare come mai, proprio qui ci sia divieto di balneazione.
Ti affacci sulla scalinata e scopri tutto un mondo...

venerdì 19 novembre 2010

Cattivi segnali

Via Cilicia - cartello vandalizzato
Questa estate ho guidato per una settimana in Irlanda e tralasciando la guida a destra, mi hanno colpito alcune  differenze eclatanti rispetto all'Italia, sia nelle strade urbane che extra-urbane:
la pulizia della strada e l'assenza di rifiuti ai lati;
l'assenza pressoché totale di cartelloni pubblicitari;
la presenza di un numero incredibilmente inferiore di cartelli stradali.

Quest'ultimo dato è eclatante, noi abbiamo un esagerato numero di cartelli cui nessuno fa caso, esempio i cartelli dei limiti di velocità, li usano quasi esclusivamente 30, 60 e 100 km/h. ma non c'e' mai il cartello di fine limite o di cambiamento di limite. se si passa da 100 a 60 c'e' il cartello 60 e viceversa.
Ma soprattutto i cartelli stradali sono ben tenuti, mentre da noi i segnali sono per lo più scarabocchiati o coperti di adesivi o piegati, ed i pali appestati da adesivi e volantini pubblicitari.
Ultimamente, i pali vengono utilizzati per attaccarci tabelle pubblicitarie da parte di privati (con evidente pericolo di scarsa visibilità), addirittura a volte sparisce il segnale e restano solo i cartelli pubblicitari.
Infine in alcuni casi sparisce proprio il palo, capita con i cartelli dei divieti di sosta, e così occhio (i vigili) non vede portafogli non duole...
Insomma tantissimi cartelli ma poco funzionali, perchè vandalizzati e/o non mantenuti.

Nel caso del cartello fotografato, il cartello oltre che danneggiato ed inservibile per la sicurezza cui era destinato, avvisare i conducenti della presenza di due incroci (punti di immissione) da destra.
Inoltre essendo stato apposta apposta la tabella, che specifica il numero degli incroci, ad un'altezza eccessivamente bassa c'e' il rischio che un pedone ci possa battere il capo, visto che quel marciapiedi è scarsamente illuminato.

giovedì 18 novembre 2010

Sacro e profano

via Tuscolana a Piazza S.Maria Ausiliatrice

Il cartello pubblicitario (abusivo ?) è in prospettiva con la madonnina che sovrasta la Basilica di Santa Maria Ausiliatrice sull'omonima piazza. Dal vivo si vede molto meglio che in foto.
Fanno da contorno automobili parcheggiate sul marciapiedi, in un tratto di divieto di fermata
Anarchy in the IX !

mercoledì 17 novembre 2010

La madre dei cretini

Scorcio di Piazza Iside dalla scalinata
Un bello scorcio di Monti, purtroppo rovinato dall'insensatezza di chi non riesce a crescere, non posso pensare che ci sia alcuna forma di intelligenza o di arte in certi sfregi.

Se non sbaglio Piazza Iside è stata riqualificata nel 2005, curiosamente proprio oggi Libero riporta la notizia un'interrogazione di Storace al Sindaco Alemanno riguardante  il degrado in cui sono precipitate la piazza, ma anche la scalinata.

Riflettevo sul fatto che Iside era, nella mitologia egizia, la dea della maternità e della fertilità, e mentre riflettevo mi è venuto in mente il famoso detto popolare secondo cui "la madre dei cretini è sempre incinta".
Chissà se avrebbe protetto anche certe maternità, ma temo di si, perchè se così non fosse i sarebbero molti meno cretini in giro, soprattutto quelli che pur cresciuti fanno ancora gli scarabocchi.

Anche quelli che ci parcheggiano abusivamente non sono da meno.

L'è tutto sbagliato, tutto da riffare!

Largo Corrado Ricci: Piano di riqualificazione dei giardinetti
In questa città non si manutiene ma si riqualifica. ma quando qualcosa è sporco o rovinato, si ripulisce e si aggiusta, non si cambia di nuovo tutto, soprattutto quando non ci sono molti soldi in cassa.

Cosa hanno quei giardinetti che non vanno ? 
Chi si accorge dell'aiuola piuttosto che del ghiaino quando tutt'intorno ci sono alcune delle meraviglie dell'antichità, aiuole che in poco tempo saranno invase dai rifiuti, mai rimossi per mancanza di fondi.
Non ci sono soldi per sistemare la viabilità di via dei Fori Imperiali, garantendo anche a pedoni ed i ciclisti, la fruibilità che invece è concessa a pulmann, taxi ed automezzi privati che sfrecciano e manovrano come se fossero in tangenziale.
Qui di fronte è stata ferita a morte Eva, è stato ucciso un turista giapponese di cui non si è parlato, e di chissà quanti altri incidenti ignorati solo perchè "finiti bene",chiunque ci sia passato a piedi o in bici ne sa qualcosa.

Invece si spendono ulteriori soldi per cambiare il volto di ciò che già c'era.

giardinetto come era

lunedì 15 novembre 2010

Ninna nanna

"Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai"
Trilussa

via Cairoli angolo via Conte Verde
Tra strade ridotte a budelli dalle doppie file, muri e saracinesche imbrattate, cassonetti sporchi e, la chicca finale di questo SUV parcheggiato su scivolo e strisce pedonali, quel ragazzo dorme, sotto l'alberello.

Questo presepe è Roma, zona Piazza Vittorio, una domenica mattina.

giovedì 11 novembre 2010

Irriducibili

Ore 20: incrocio di via Appia Pignatelli con via dell'Almone
C'e' gente che neanche di fronte ad incidenti gravissimi (ciclista investito sulla Colombo, altro morto a causa della caduta dalla bici per una sportellata) riesce a prendere coscienza del pericolo che corre.

Se l'accoppiata incidente e fuga sta diventando una feroce ed incivile abitudine, d'altro canto anche chi dovrebbe difendersi non lo fa minimamente, questa ragazza è in bici senza luci né catarifrangenti, solo sui pedali ne ha due piccoli che si vedono a malapena.
Non solo ha rischiato di provocare un incidente sull'Appia Pignatelli perchè invisibile, il giubbino bianco non risalta alle luci da dietro, ma solo se controilluminato. Non contenta arrivata all'incrocio attraversa con il rosso pieno e poi si ferma in mezzo all'incrocio procando non pochi problemi a coloro che girano.

martedì 9 novembre 2010

Eroina all'angolo

Lapide a Teresa Gullace

Solo in bici puoi rimanere colpito da una lapide sull'altro lato dell'incrocio, mentre sei fermo al semaforo rosso e decidere di attraversare, accostare e fermarti per approfondire.
Così scopri che quella è la lapide dedicata ad una donna che ha ispirato il personaggio di Roma città aperta, e renderti conto una volta di più che quelle scene non appartenevano solo alla finzione cinematografica.

Roma città aperta

Particolare della lapide

Nata per unire... gli automobilisti ?

Via del Circo Massimo - Piazzale Ugo La Malfa
Festa delle Forze Armate, lo slogan quest'anno era: NATA PER UNIRE, collegato ai 150 anni dell'unità d'Italia.

Traffico impazzito, auto parcheggiate ovunque: scivoli per i disabili, strisce pedonali, attraversamenti ciclabili.

Eppure c'è una fermata della metro B (Circo Massimo) a poca distanza, pista ciclabile colombo, e tanti autobus visto che siamo in centro, sarebbe il caso che anche i patrioti automobilisti il prossimo anno rinunciassero a venire in macchina fino al Circo Massimo.

Imbecicli

Bici parcheggiata  (MALE) sulla pista di viale delle Milizie
Si può essere più imbecilli di così ?
C'e' un cartellone pubblicitario poco più avanti con degli enormi pali, invece questo genio parcheggia sulla pista, il manubrio ed il pedale sporgono pericolosamente.

Roma Casareccia

Piazzale Numa Pompilio
La domenica l'Appia Antica viene chiusa al traffico motorizzato a partire da Porta San Sebastiano, ma forse per ragione di traffico viene chiusa anche via di Porta San Sebastiano, via a senso unico che conduce alla porta passando sotto l'arco di Druso, insomma una delle zone più belle di Roma.

La chiusura al traffico è in vigore da anni, ma come si può vedere dalla foto la chiusura dell'accesso a via di Porta San Sebastiano è ancora precaria, e non è l'unica cosa poco comprensibile (oltre all'assenza del collegamento tra la pista ciclabile colombo e quella su via Druso che è sull'altro lato dopo la garitta di pietra.

L'altra cosa eclatante è ogni volta che arriva, da via delle Terme di Caracalla, l'autobus che deve passare, suona il clacson ed il vigile che si trova in servizio nella cabina, invisibile nella foto perchè si è alle spalle della garitta, deve arrivare di corsa prima che scatti il semaforo, togliere il nastro che collega il semaforo al palo mobile.
Passato l'autobus, riannoda il nastro e torna alla cabina...

Una piccola riqualificazione dell'area utilizzando i piloni a scomparsa e realizzando un attaversamente ciclopedonale meno avventuroso è proprio utopia ?

lunedì 8 novembre 2010

al buio, al buio!

Ciclabile Colombo - Zona Piazza dei Navigatori
Bella foto eh ?
Il contesto è via Cristoforo Colombo all'altezza di Piazza dei Navigatori, vista dalla ciclabile in direzione centro.
Buio totale o quasi.

E' un bel rischio perchè in quel tratto passano pedoni e ciclisti, per non parlare di qualche peripatetica orientale che esercita in zona, strano non si siano lamentate loro.

venerdì 5 novembre 2010

Non ho l'età


Ci si lamenta dell'età avanzata dei politici ma l'esperienza fatta recentemente nel mio Municipio (il IX) mi ha portato a riflettere sul fatto che le persone che partecipano e si interessano direttamente dei problemi quotidiani (non dei massimi sistemi) sono per lo più quelle dai 50 anni in sù. E probabilmente rappresentano anche lo zoccolo duro del voto nonostante le disillusioni.