mercoledì 27 ottobre 2010
Strisciante abbandono
Mancano le strisssssce!!!!
Mesi fa il tratto di strada tra via del Mandrione e Piazza Montecarstrilli è stato riasfaltato, le due vie che convergono verso gli archi o meglio via Paolo Albera che confluisce e via della Marrana che arriva all'arco sono state asfaltate.
Benissimo! ma si sono scordati di rifare la segnaletica orizzontale.
Sopratutto manca la pittura dei due STOP su via della Marrana: quello verso l'arco (che consente l'attraveramento di una sola auto per volta) e quello dal lato di Piazza Montecastrilli dove tra l'altro le auto in sosta non consentono una buona visibilità.
Inoltre dall'arco fino alla villa San Pio da Petralcina manca il marciapiedi su entrambi i lati della strada.
Il problema segnalato più e più volte al IX Municipio non sortisce risposta da parte dell'URP, fumose problematiche di fondi da parte della Presidenza, vaghe rassicurazioni circa la futura risistemazione della viabilità nel settore da parte del'Assessore competente.
Nel frattempo qualche notte fà c'e' stato un bell'incidentone a Piazza Montecastrilli...
Terzinho
Via Cristoforo Colombo, pista ciclopedonale all'altezza della ex fiera di roma, tutta una settimana in queste condizioni.
Il cassonetto ha perso una delle ruote, le assi sono state abbandonate da qualche furbone.
Quasi tutte le sere mi fermo e sposto le assi fuori della pista, ma credo che l'operatore dell'AMA, che in quel tratto scende dal compattatore per "attaccare" il cassonetto, potrebbe anche fare lo sforzo di metterle dentro al compattatore stesso o comunque, qualora ciò fosse impossibile, segnalare la cosa alla propria centrale.
Nessun controllo sulla sicurezza, nessun intervento risolutivo, se intervengono lo fanno solo dopo ennemila chiamate sempre più inferocite dei pochi cittadini che ancora hanno cuore di impegnarsi per questa città.
Evidentemente all'AMA pensano che Terzigno sia un difensore brasiliano.
Tag-esmutter
Quando si vedono certi scempi, tanto più se perpetrati nei confronti della segnaletica stradale, o come in questo caso ciclabile, si ha un motto di ribellione e di odio verso questi imbecilli.
Non è un muro grigio, non è un cartello pubblicitario (quelli stranamente non li toccano), non offende le pretese libertarie del writer, eppure viene vandalizzato.
Non stiamo parlando di chi realizza scritte cubitali (anche quelle molto squallide) o fantastici disegni, parliamo di disadattati che non hanno ne arte ne parte non sanno cosa fare e danneggiano tutto.
Sanzioni pecuniarie credo che neanche le paghino, il carcere per loro è sprecato, non farebbe che acuire certi atteggiamenti, ma una più avvilente ed umiliante sessione tenuta da una Tagesmutter magari aiuterebbe.
venerdì 22 ottobre 2010
dietro la riga
Cosa spinge un automobilista o uno scooterista a fermarsi sempre oltre la riga di arresto, quando il semaforo è rosso ?
Posso in parte capire lo scooterista che tenta di guadagnare la testa del semaforo per evitare di respirare i gas di scarico delle auto, ma gli sarebbe stato sufficiente appaiarsi all'automobile, o al limite fermarsi oltre le strisce, tanto se c'era un pedone l'avrebbe già preso sotto.
Ma perchè impedire il passaggio di pedoni e ciclisti in quel modo ?
Che gusto c'e' ?
giovedì 21 ottobre 2010
Vadi... vadi...
Una sera tornando dal lavoro.
Come di consueto passo per una piazza che ormai è solo un enorme parcheggio di automobili in divieto, centro strada, doppia fila, sulle strisce sugli scivoli, in curva ... ecc. ecc. in pratica il Kamasutra dell'auto.
La strada da cui arrivo è in salita e quindi spesso mi alzo sui pedali, ciò mi consente, pur essendo buio, di cogliere un movimento fra i tetti delle automobili... mi rendo conto che c'e' un bambino che tenta di traversare la strada.
Ma le auto passano senza pietà e lei, perchè è una bambina (avrà avuto 8/9 anni), che mi sembra sia da sola non si azzarda a traversare, neanche sulle strisce pedonali, giustamente.
Sono l'ultimo della fila ma mi fermo lo stesso, oltretutto nel nuovo codice è obbligatorio fermarsi anche solo all'accenno di attraversamento del pedone sulle strisce pedonali.
Le dico di passare ma lei niente, non si fida, forse è spaventata non si sa mai in questi tempi di adulti inaffidabili, anzi seria seria, mi invita a passare:
"vadi... vadi..."
mi viene da sorridere e proseguo... fantozzi ha vinto!
(foto della piazza di giorno dal blog ZonaLais)
mercoledì 20 ottobre 2010
Insicurezza percepita
Leggevo una dichiarazione, non mi ricordo di chi, circa il fatto che sono aumentati gli arresti in flagranza di reato, ossia la forza pubblica è li quando è commesso il fatto ed arresta il colpevole.
Appena letta la notizia l'ho classificata come da verificare.
Io girando in bici e quindi con una visibilità diversa rispetto al pedone in metro, all'automobilista bloccato nel traffico, o allo scooterista che si danna per cercare un buco per passare avanti, non vedo in giro tutte queste volanti della Polizia dei Carabinieri o altro.
Se ci sono sono fermi alle stazioni della Metro a sorvegliare i militari che sorvegliano le stazioni.
Al contempo leggo di danneggiamenti seri al patrimonio, di risse, ferimenti ecc, in cui le forze dell'ordine non sono presenti, quindi deduco che l'aumento degli arresti è dovuto all'aumento dei crimini, che aumenta la possibilità che una volante incappi in un crimine.
Oltretutto se uno prova a chiamare il 113 non ottiene risposta è capitato a me ieri sera.
Ben tre chiamate e nessuna risposta, non ero in pericolo, volevo segnalare un pericolo, ma se fossi stato in pericolo immediato avrei passato un guaio.
lunedì 18 ottobre 2010
Un ponte che spunta
Passavo sul lungotevere in direzione via Flaminia all'altezza di Piazza Gentile da Fabriano quando sulla sinistra ho visto una struttura gigantesca che spuntava dal Tevere.
Si tratta del Ponte della Musica che è in costruzione da tempo, ha causato e causa parecchi problemi ai ciclisti, in quanto sul lato opposto gli è stata sacrificato un tratto della ciclabile che al momento non ha alternative.
Il ponte la cui costruzione è stata approvata dalla giunta Veltroni, nelle intenzioni un ponte pedonale o ciclopedonale, comunque è un'opera civile non dedicata all'automobile, il che la rende spettacolare come sanno esserlo certe novità all'estero.
Era dal 1954 data di completamento di Ponte Marconi che non veniva costruito un ponte non espressamente dedicato alle automobili.
venerdì 15 ottobre 2010
Marciapiedi senza piedi
Mura Aureliane in via di Porta Ardeatina, guardo il cartello distrattamente e proseguo, poi vedo le auto in sosta sul marciapiedi, allora torno indietro e guardo meglio il cartello.
Per quelli che non hanno la patente e per quelli che l'hanno presa con i punti Mira Lanza spiego che si tratta di divieto di transito ai pedoni.
Considerando che un marcia piedi serve per camminarci, se i pedoni non possono passare il marciapiedi diventa inutile.
Non ci sono altri segnali che spieghino meglio il motivo del divieto, ma se è vietato per un pedone dovrebbe esserlo a maggior ragione alle automobili che vi parcheggiano abusivamente.
Non mi risulta che qualcuno abbia protestato, ma un tratto simile a poca distanza è stato riqualificato e sistemato in modo tale che possa essere utile a tutti: pedoni, ciclisti urbani ed anche automobilisti.
Laghetto dell'EUR
Certe volte si rimane piacevolmente sorpresi.
Pensavo che essendo in corso i lavori di costruzione dell'Acquario, che hanno comportato lo sbancamento di un tratto della famosa passeggiata intorno al laghetto dell'EUR, non fosse più possibile fare il periplo del lago.
Invece un paio di settimane fà tornando da un Ciclo Pranzo ho scoperto, grazie ad un collega ciclista, che è stata realizzata una piattaforma che aggira i lavori e consente di godere del famoso giro del lago.
E soprattutto di non dover risalire al livello stradale per attraversare sulla strada.
giovedì 14 ottobre 2010
Analisi mattutine
In questa strada (come altre purtroppo) gli studenti non possono camminare sul marciapiedi che è completamente occupato da automobili parcheggiate evidentemente in divieto, e dove gli anziani con il carrello della spesa devono fare continui slalom e saliscendi dal ciglio del marciapiedi.
Calma! Non stà per partire la solita tiritera su vigili ignavi, sull'inciviltà dei concittadini o sulle piste ciclabili, quella l'ho già pubblicata altrove...
In quella strada ci passo sufficientemente presto per poter affermare che quelli che parcheggiano sui marciapiedi sono i residenti.
Immagino che se i residenti parcheggiano così non abbiano alternative, anche se il valore di molte di quelle automobili suggerise l'idea che non siano poveri pendolari, ma volendo essere equidistanti ognuno spende i propri soldi come preferisce.
Ma questi residenti oltre all'automobile avranno (si spera per loro) probabilmente anche dei figli e/o dei genitori anziani, che con le auto parcheggiate in quel modo, devono passare sulla strada alla merce' del traffico piuttosto nevrotico la mattina ed esageratamente veloce la sera.
Quindi gli stessi cittadini si risolvono da soli (abusivamente) un problema e se ne creano un altro non di poco conto.
Infine le autorità.
Che senso ha tenere un marciapiedi così largo se poi non è minimamente sfruttabile dai pedoni ?
Che senso ha se poi questo marciapiedi non si è minamente intenzionati a difenderlo facendo rispettare la legge ?
Proposte:
- SOLUZIONE SENZA OPERE multa regolare quotidiana che induca i proprietari a trovare più conveniente trovare altre soluzioni invece di delinquere;
- SOLUZIONE SBILANCIATA VERSO LE AUTO suddividere il marciapiedi in due fasce una vicina al muro dei caseggiati dove ricavare un corridoio ampio per i pedoni, protetto da parapedonali, e nella fascia vicina alla strada ricavare dei parcheggi a raso.
- SOLUZIONE SBILANCIATA PIU' EQUA PER I PEDONI suddividere il marciapiedi in due fasce una vicina al muro dei caseggiati dove ricavare un corridoio per i pedoni, protetto da parapedonali, e nella fascia vicina alla strada ricavare dei parcheggi a spina di pesce.
Invece a Roma certe situazioni non si vogliano proprio risolvere o non si possano proprio risolvere per l'incapacità o assenza di mediazione politica, e per la completa assenza di interesse civico da parte dei residenti stessi.
E la situazione resta quella fotografata.
no oil
Martedì. Passando.
Vedo che intorno agli ulivi nella foto, sono stese le reti per la raccolta delle olive e che una persona è arrampicata su una scala.
Cosa c'e' di strano ?
Che quegli ulivi si trovano nel parcheggio centrale di una di quelle strade stracolme di traffico e di smog: via dell'Arco di Travertino.
Che dite quelle olive o l'olio che se ne può estrarre finiranno sulle nostre tavole ?
Speriamo di no.
traffico
Una sera tornando dal lavoro mi sono trovato davanti quest'uomo che pedalava sulla Ciclabile Laurentina, non so cosa mi abbia colpito ed indotto a fotografarlo e sopratutto cosa mi spinge ora a mostrare questa foto così poco chiara.
Non è il primo ciclista che incontro sulla ciclabile anzi sono sempre di più, non era vestito in modo particolare, non pedalava troppo veloce ne troppo lento.
Forse mi ha colpito proprio la sua normalità.
Oppure il motivo che mi ha spinto a fotografarlo è che, mentre pedalo, a volte penso a come sarà il traffico nel momento in cui sempre più persone si renderanno conto dei vantaggi dell'utilizzo della bici.
Forse in quel momento avremo code sulle ciclabili con immagini come questa.
another blog on the wall
Spesso pedalando nel mio tragitto casa-lavoro-casa mi capitano situazioni curiose, immagini che mi colpisco o semplici eventi della vita di tutti i giorni che per chi si muove in bici con una certa frequenza diventano importanti e secondo me vanno raccontati.
Pur gestendo direttamente e partecipando a diverse esperienze sul web, relativamente all'utilizzo della bicicletta in un contesto urbano, non trovo spazio su cui pubblicare queste riflessioni o flash, quindi ho deciso di dare vita all'ennesima esperienza parallela, convinto fin dai tempi di geocities, che sul web ogni briciola di contenuto personale arricchisce la conoscenza di tutti.
Nasce così "dal sellino (di una bicicletta)".
Pur gestendo direttamente e partecipando a diverse esperienze sul web, relativamente all'utilizzo della bicicletta in un contesto urbano, non trovo spazio su cui pubblicare queste riflessioni o flash, quindi ho deciso di dare vita all'ennesima esperienza parallela, convinto fin dai tempi di geocities, che sul web ogni briciola di contenuto personale arricchisce la conoscenza di tutti.
Nasce così "dal sellino (di una bicicletta)".
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