[Post ripreso dal blog: Ciclabili a Roma]
Stamattina ho fatto un bel giro ma ho una sola foto, per altro molto significativa, dello stato generale della ciclabilità a Roma. Vi racconto però la rabbia per l'abbandono generale che vive Roma, attraverso la sua ipotetica mobilità ciclabile.
Stamattina ho fatto un bel giro ma ho una sola foto, per altro molto significativa, dello stato generale della ciclabilità a Roma. Vi racconto però la rabbia per l'abbandono generale che vive Roma, attraverso la sua ipotetica mobilità ciclabile.
tratto colorato di fresco in Circonvallazione Ardeatina |
1.La foto riguarda il tratto aperto al traffico di Circonvallazione Ardeatina, nome altisonante per uno stradello che sarebbe dovuto diventare una superstrada, per fortuna bloccata anche dalla dedizione del mai abbastanza rimpianto Antonio Cederna. Dei due tratti di questo stradello, ciclabile, il pezzo dal lato di via Cristoforo Colombo (dove si immette sulla pista ciclabile omonima) è stato sistemato anni fa (con un fondo stabilizzato di sottilissima ghiaia bianca), mentre il tratto che arriva a Via Appia Antica è rimasto sterrato e scosceso. Dopo anni hanno finalmente riconosciuto la ciclabilità di quel tratto peraltro senza metterci un cartello specifico, ma solo colorando di rosso e tracciando qualche quadratino bianco, di cui chi parcheggia pure sui piedi della propria nonna, non farà altro che fregarsene ampiamente.
2. Proseguendo verso Circonvallazione Ostiense mi sovviene di aver letto di un ponticello forse ciclabile fra via Capitan Bavastro e via Palos, in effetti c'è e sarebbe interessante se non fosse che è compreso in una specie di parco, chiuso da cancellate, il che fa pensare ad un fantastico percorso per criceti e pensare che di fronte ci sono gli uffici del Comune di Roma i cui impiegati potrebbero essere indotti ad usare la bici se avessero modo di arrivarci in sicurezza.
3. Poi piccola parentesi su Eataly dove in presenza di ben 180 posti liberi nei parcheggi a pagamento (la prima ora è gratuita) lascia indifferenti automobilisti e centauri romani i quali lasciano l'auto ovunque capiti marciapiedi, curva ecc., e moto e scooter sopra ai marciapiedi ipoteticamente destinatia i pedoni, rendendo pericolosa la circolazione.
4. Ponte della Scienza, apparentemente abbandonato il cantiere dal lato del Gazometro, che è molto mal frequentato ed induce a riflettere se il comune ha giù in mente una soluzione per l'interconnessione con altre reti ciclabili da realizzare al più presto, possibilmente riqualificando quel Bronx che è diventata la zona. Oltretutto URGE l'eliminazione della deviazione con scalinata diabolica, e ripristino del tratto che consente di risalire dall'argine al limite spingendo la bici, non dovendo incollarsela su e giù per le scale.
5. A Testaccio c'è una mostra Bio che ha richiamato centinaia di macchine che si aggiungono a quelle dei visitatori di Porta Portese (notare che con la FR alla Stazione Trastevere ci si arriva molto più comodamente e non si combatte con i parcheggiatori... e la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, solo la ciclabile tevere ?
6. Circo Massimo il tratto di ciclabile fra la Metro e Piazzale Numa Pompilio sembra abbia avuto le attenzioni del comune di roma, hanno tagliato l'ormai mitica siepe, ma ora stanno già ricrescendo quelle della FAO. Ridisegnato grossolanamente le frecce (senza però disegnare biciclette!!) e soprattutto NON hanno sistemato la buca ormai pericolosissima di fronte allo Stadio delle Terme!
7. Via dei Fori Imperiali, oggi era completamente invasa da una manifestazione di Lega Ambiente, si passava a malapena in bici. Io firmato la petizione per la pedonalizzazione, ma se pedonalizzazione significa trasformarla in una sorta di area eventi permanente ritiro la firma, molto meglio competere con le automobili...
Strano 7 punti, come i 7 colli o i 7 re di roma...
Nessun commento:
Posta un commento
Non sono ammessi commenti che contengano insulti o volgarità, i commenti che non rispettano queste regole saranno cancellati ad insindacabile giudizio di chi gestisce il sito, che non è comunque responsabile dei commenti immessi.