giovedì 10 novembre 2011

Prendere la distanza o perdere il controllo.


Ennesimo morto in moto/scooter siamo a quota 4 in meno di un mese, due su via di vigna murata, uno su via tuscolana (in prossimità di arco di travertino) ed uno stamattina nei pressi di via palmiro togliatti (via Ettore Franceschini), tutti sono morti perchè hanno perso il controllo.

A questi si aggiunge sempre oggi  un altro morto in un frontale con un'automobile in zona Marconi (via Pincherle).

E' normale ? 
Sembra che girare sulle due ruote a motore sia diventato più pericoloso di andare in missione in Afghanistan, eppure non c'e', a Roma, una reale indignazione per questi ed altri incidenti "minori" (quelli in cui non ci scappa il morto),  che sommati agli incidenti in cui sono rimasti feriti gravemente o morti pedoni o ciclisti, e ad incidenti raccapriccianti in automobile come quello del morto carbonizzato dopo essere stato tamponato da un furgone mentre era fermo per un guasto sulla Roma-Fiumicino.

Perchè si perde il controllo in moto? io lo so bene purtroppo...

Mi è successo diverse volte in scooter in quasi 12 anni di uso quotidiano, ora abbandonato in favore della bicicletta.

Anche ae si è guidatori attenti, non spericolati e se si rispettano i limiti di velocità e la segnaletica stradale, al limite si riesce a ridurre i danni, ma non a non cadere:
  • perchè ti tagliano la strada con inversioni ad U;
  • perchè ti tagliano la strada non rispettando stop o semafori;
  • perchè aprono lo sportello mentre passi;
  • perchè, soprattutto, ti corrono dietro senza mantenere la distanza di sicurezza.
Sopratutto quest'ultima: la distanza di sicurezza, è determinante.
Perchè non da scampo se ti corrono dietro a 50 km/h e ti stanno attaccati anche solo una scivolata diventa un omicidio.

La distanza di sicurezza, e lo spazio di arresto, li insegnano a scuola guida, ma chissà perchè in Italia nessuno li rispetta, rispettarli significherebbe rendere quasi automatico anche il mantenimento di una velocità moderata e commisurata allo stato della strada ed alla presenza di mezzi diversi.

Una cosa che ripeto spesso è che in bicicletta questo pericolo è meno frequente, l'ho riscontrato solo in occasione di forti pendenze in discesa, perchè è chiaro a chiunque che la velocità di una bicicletta in città non può essere superiore ai 20 km/h (spesso più di 10/12 non si riesce ad andare per non sudare), quindi chi ci segue tende ad adeguarsi o a sorpassare non ha altra scelta.
Mentre con lo scooter il conducente dello stesso, se seguito troppo da vicino, tende ad accelerare al massimo pur di togliesi di mezzo  non rendendosi conto che aumentando la velocità aumenta il pericolo di incidente e che chi segue è tentato anch'esso di accelerare (pazzesco ma vero!).

Se non si mantiene la distanza di sicurezza, aumenta il pericolo di perdita di controllo, quindi o tutti noi prendiamo le distanza da questo modo di comportarsi o altri perderanno il controllo ed inevitabilmente ci scapperà il morto. con il suo carico di dolore, disperazione ed odio.

3 commenti:

  1. "perchè è chiaro a chiunque che la velocità di una bicicletta in città non può essere superiore ai 20 km/h (spesso più di 10/12 non si riesce ad andare)"

    a me non è per niente chiaro. Vado regolarmente oltre i 20, direi quasi sempre tra i 25 e i 30, a volte anche sul pavé, pur avendo ruote 16" che sul pavé sono uno svantaggio, e non sono mandrake. Una media dei 20 anche inclusi i semafori non è rara. 20 è la velocità ottimale secondo Ivan Illich. Sono d'accordo su tutti il resto, grossomodo.

    RispondiElimina
  2. La mia valutazione è fatta riguardo a persone che vanno al lavoro o si spostano in bici e non devono sudare. Anche io se voglio vado molto più veloce, sia con le ruote da 28 che con quelle della Brompton, ma non era questo il discorso.
    marco

    RispondiElimina
  3. ho corretto il testo dell'articolo così si capisce che la limitazione deriva dalla necessità di non sudare.

    RispondiElimina

Non sono ammessi commenti che contengano insulti o volgarità, i commenti che non rispettano queste regole saranno cancellati ad insindacabile giudizio di chi gestisce il sito, che non è comunque responsabile dei commenti immessi.